Conoscere La Digestione Della Preda Nelle Piante Carnivore

Pubblicato il da gioia01

Le piante carnivore suscitano sempre curiosità sia nei botanici che nei profani della materia, tal'une volte sono associate a dei film dell'horror, con specie enormi che divorano uomini ed animali. In realtà le cose sono molto differenti. Vediamo in questa come queste particolari piante digeriscono la loro piccolissima preda, ovvero gli insetti.

I meccanismi di digestione delle prede catturate differiscono a seconda del tipo di trappola. Si può notare che le specie con trappole adesive hanno sulla superficie della foglia, oltre alle ghiandole che producono le gocce di liquido vischioso, ghiandole che producono gli enzimi per la digestione della preda. Queste piante secernono succhi digestivi in seguito alle stimolazioni chimiche di sostanze presenti sul corpo degli insetti. L'emissione di succhi gastrici dà luogo ad un piccolo laghetto sulla superficie della foglia che a digestione ultimata viene riassorbito dalle stesse ghiandole che hanno emesso i succhi enzimatici. Nelle piante ad ascidio il meccanismo è differente. In queste strutture, infatti, vi è perennemente del liquido che ha la funzione di intrappolare e digerire le prede. Le ghiandole che secernono i liquidi digestivi e che assorbono le sostanze nutritive si trovano al di sotto del livello del liquido, la secrezione di liquido è continua così come è continuo il riassorbimento. In alcuni casi (come per alcune Nepenthes) vi può essere fino a un litro di liquido contenuto nell'ascidio. Le principali differenze con le trappole adesive è che le trappole ad ascidio hanno sempre il liquido e lavorano di continuo, cioè possono catturate e digerire prede senza interruzione. Mentre, quelle a "scatto", devono prima finire il loro pasto e poi si riaprono. Per entrambi i tipi di trappole il processo di assorbimento delle sostanze nutritive è paragonabile a quello che avviene nelle radici a livello dei peli radicali.

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