Struttura istologica dei vasi sanguigni e linfatici

Pubblicato il da gioia01

Il sangue è un tessuto connettivo liquido, costituito da un fluido detto plasma e dagli elementi figurati. I vasi linfatici sono presenti, invece, tra gli spazi intercellulari. Sia i vasi venosi che i vasi linfatici drenano i liquidi nutritizi e la loro struttura istologica è visibile solo con l’utilizzo del microscopio.

Capillari sanguigni. Sono dei tubuli il cui diametro va da un minimo di 3 micron ad un massimo di 13 micron. La parete dei capillari è costituita da una lamina endoteliale con cellule di forma poligonale, allungate nel senso della lunghezza del caso. I limiti delle cellule si mettono in evidenza con l’impregnazione argentica. L’endotelio dei capillari è contrattile, quindi le cellule modificano la loro forma. Questa contrattilità è della massima importanza fisiologica nella regolazione della corrente sanguigna. Contribuiscono alla contrattilità dell’endotelio i periciti che sono cellule affusolate. La parete dei capillari può essere attraversata dai leucociti del sangue oltre che dal plasma, detto fenomeno di diapedesi.

Arterie e vene. La parete di questi vasi è costituita dell’endotelio, da una parte connettivale ricca di fibrille elastiche e di cellule muscolari lisce. Si costituiscono 3 strati: una tonaca interna o intima, una tonaca media e un’avventizia. I vasi più grossi hanno una vascolarizzazione propria, perché non possono essere nutriti dal sangue che trasportano poiché la tonaca intima impedisce il passaggio delle sostanze. Questo sistema di vascolarizzazione propria dei vasi prende il nome di “vasa vasorum” cioè “i casi dei vasi”. Nelle arterie vi è un maggior sviluppo dello strato elastico e muscolare, perciò un’arteria resecata rimane beante, mentre una vena si affloscia. Anche nelle vene la tonaca intima produce, mediante ripiegamenti sacciformi, le caratteristiche valvole a nido di rondine.

Capillari linfatici. Caratteristica distintiva dei capillari linfatici è che questi sono a fondo cieco e spesso a forma di ampolla o a clave. Il loro diametro varia da 30 a 60 micron, ma possono raggiungere anche i 100 micron. La parete è costituita da sottilissime cellule endoteliali che permettono la tipica disposizione a 3 strati come nei vasi sanguigni, ma assai meno distinti. Nel grosso dotto toracico sono presenti fascetti muscolari lisci. Anche nei vasi linfatici la tonaca interna produce valvole.

Linfagione. L’unità strutturale e funzionale del capillare linfatico viene detta linfagione. Questo possiede proprietà contrattili intrinseche e autonome coordinate con l’attività dei linfagioni contigui fino a formare una vera e propria catena linfangionica, pulsante. Le pareti possiedono elementi muscolari contrattili.

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